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sabato 1 novembre 2008

La Tolleranza

La Tolleranza

Da un punto di vista massonico la tolleranza si collega al rispetto delle opinioni e alla libertà di ognuno e si intende come sentimento di solidarietà e fratellanza che non esclude la coesistenza di idee o fedi diverse.

Essenziale è avere coscienza che solo una coincidenza di principi di base può costituire un elemento di disciplina comune con cui proporsi al mondo in modo armonico e con la capacità di organizzare una proficua attività rivolta al miglioramento della persona.

Al contrario una mancanza di omogeneità intellettuale può provocare incertezza di propositi, indifferenza, ristagno nell’impegno verso il benessere dell’uomo e della società.

L’unità di pensiero sembrerebbe dunque essenziale per non smarrire il significato di confraternita iniziatica, per non ridurre il valore dei simboli a pura rappresentazione.

Questa unità di pensiero può portare ad un livellamento dei cervelli? Qualcuno lo afferma, ma in realtà non è così, perché è proprio il contrasto – confronto che nascono e si sviluppano idee costruttive ed il benefico fermento per la scoperta della verità.

L’unità di pensiero consiste nella consapevolezza di una esigenza di razionalità e nella capacità della ragione di giungere a risultati positivi al fine della conoscenza.

Nella fratellanza Massonica è lecito avere “avversari” quando si indicano mezzi diversi per conseguire un obiettivo comune; ma si hanno nemici.

Le divergenze non vertono mai sull’ideale e pertanto le discordanze si accettano e si superano nell’ottica della tolleranza che è spontanea espressione di armoniosa convivenza e che ci sostiene nelle controversie quando non è agevole giungere alla verità.

Tolleranza però, non vuol dire rispettare le opinioni manifestamente false e dannose, né è tolleranza l’indifferenza quando si teme di non poter superare l’ostacolo.

Se talvolta si concludesse che, tra dottrine diverse o contrastanti o antitetiche non ci fosse la possibilità di individuare un denominatore comune di civiltà e giustizia si incrinerebbe la più alta tra le finalità massoniche vale a dire che la verità è suscettibile di incremento e tende naturalmente verso la luce.

Dunque tolleranza può soltanto significare impegno severo nella libera esposizione di un meditato giudizio, ma anche la disponibilità totale ad ascoltare e valutare i giudizi altrui, nell’ottica di una comune ricerca dei mezzi più idonei a risolvere i problemi che si presentano.

E’ tolleranza, partecipare, ascoltare, contribuire con il proprio pensiero alla ricerca e farne tesoro dei risultati.

E’ tolleranza, adeguarsi con umiltà alla verità accertata ed ad essa iniformare la propria azione per ottenere il massimo sforzo, comune per il raggiungimento dei migliori risultati.

Il termine tolleranza, in senso più stretto, richiama ad accettare il “diverso” per educazione, cultura, fede, stato, etnia o razza.

La storia ha collezionato i motivi più diversi per cui a causa di atteggiamenti d’intolleranza si sono verificati dolorosi e inaccettabili attentati al diritto fondamentale dell’uomo: la libertà

Questi atti assumono la connotazione della schiavitù e del razzismo.

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